lunedì 18 ottobre 2010

Care poete,

Volevo salutarvi e ringraziarvi tutte per la bellezza della giostra di questi giorni.
Oggi, tornata da Roma ho scritto questa poesia che vi dedico (evidentemente stare in mezzo a donne di tutte le età mi ha ispirata!).


LUNA

Ciao Luna che sei dolce, pezzata, commovente:

caramella, mucca piccola, spicchio di cipolla trasparente.

facci dormire, dai!, dacci il sogno e la salvezza:

Il tuo raggio è puro latte, è oblativa tenerezza.

Tu, Luna, che contieni tutti i sogni che sogniamo,

e gli strati di illusioni e i calzini che perdiamo

lavali per noi, nei tuoi crateri, al posto nostro

noi qui giù li muteremo un po’ in sangue, un po’ in inchiostro.

Bianca Luna che ci nutri con l’albume del tuo pianto

facci crescere e invecchiare senza perdere l’incanto.

Luna cavaliere, in viaggio dentro il cielo

con la parola-spada e lo scudo-pensiero.

Gatta Luna che scompari nella notte liquirizia

che ci lasci solitarie con le stelle baby-sitter

non vogliamo avere paura della nostra oscurità:

il tuo esserci in assenza è la sola verità.



4 commenti:

  1. cara Francesca, stare insieme è stato un vero piacere... alla Casa delle donne abbiamo formato una cellula dentro il corpo armonico di Romapoesia in cui sono stata benissimo...
    ti abbraccio
    vi abbraccio
    ant

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  2. anche io sono stata molto bene, a presto Anto, un abbraccio!

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  3. vero: bello bello1 e grazie per la luna, specialmente quando è gatta.

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  4. Che belle parole...Io non saprei immaginare una vita senza poesia.
    G.

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